MODULO DI INFORMAZIONE TECNICA
DISPOSIZIONI TECNICHE Gestione Bombole Gas
Istruzione tecnica per stoccaggio rifiuti tipo gas refrigeranti esausti (CFC, HCFC, HFC)
Lo stoccaggio dei rifiuti deve essere effettuato in area adeguata, in modo da assicurare che:
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i locali di deposito siano ben areati;
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se in uno stesso deposito sono presenti rifiuti diversi, purché compatibili tra loro, gli stessi siano ben separati e chiaramente identificabili;
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nei locali di deposito, i recipienti in pressione siano tenuti in posizione verticale, ed in equilibrio stabile;
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i recipienti in pressione non siano lasciati vicino a montacarichi, sotto passerelle, o in luoghi dove oggetti pesanti in movimento possano urtarli e provocarne la caduta;
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in prossimità dei recipienti in pressione siano disponibili le schede di sicurezza dei gas contenuti negli stessi;
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i recipienti contenenti gas non siano tenuti vicini a sorgenti di calore o comunque in ambienti in cui la temperatura possa raggiungere o superare i 50°C;
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i recipienti non siano esposti ad agenti chimici corrosivi oppure in contatto con acqua salata.
Sui recipienti in pressione pieni di gas esausti (rifiuti) deve essere applicata apposita etichetta contenente almeno le seguenti informazioni (riportare informazioni evidenziate in neretto):
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Nome / Ragione sociale del produttore del rifiuto
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Indirizzo del luogo di produzione del rifiuto
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Nome commerciale gas: (Esempio R22)
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Rifiuto: CER 140601*
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Classe di pericolo rifiuto: H14 – ecotossico
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Classe di pericolo del preparato: R59 – pericoloso per lo strato di ozono (solo per CFC e HCFC)
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Numero ONU: UN 1078, ADR 2,2
Sui recipienti in pressione pieni di gas esausti (rifiuti) deve essere applicata apposita etichetta riportante il simbolo “R” su fondo giallo.
Individuazione normativa applicabile a bombole gas e fusti a pressione
L’utilizzo di bombole e fusti a pressione per il confinamento di gas refrigeranti vergini oppure esausti (rifiuti) non è soggetto alle prescrizione della Direttiva 97/23/CE (PED) e s.m.i e della normativa nazionale di recepimento: D.Lgs. 25.02.2000, n.93 e s.m.i.
Infatti la Direttiva 97/23/CE (PED) all’ Articolo 1 – Campo d’applicazione e definizioni, punto 3.19 esclude dal suo campo di applicazione “le attrezzature contemplate nelle convenzioni ADR , RID , IMDG e OACI”.
Bombole e fusti a pressione, infatti, sono presenti nella convenzione ADR 2011 (allegato della Direttiva 2010/61/UE) e definiti come:
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“Bombola”, recipiente trasportabile a pressione, di capacità in acqua non superiore a 150 litri
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“Fusto a pressione”, recipiente a pressione, saldato e trasportabile, di capacità in acqua superiore a 150 litri e non superiore a 1000 litri ( per esempio un recipiente cilindrico munito di cerchi di rotolamento, di sfere su pattini).
La normativa applicabile a bombole e fusti a pressione è rappresentata dalla TPED – Direttiva 2010/35/UE, che da Luglio 2011 sostituisce la Direttiva 1999/36/CE (recepita dal Decreto Legislativo 2 febbraio 2002, n. 23 e s.m.i.).
Secondo la normativa vigente applicabile, gli obblighi inerenti bombole e fusti a pressione sono i seguenti:
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obbligo di marcatura CE secondo tale direttiva;
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superamento con esito positivo dei controlli periodici con ottenimento di Certificati di collaudo.
NOTA: Bombole e fusti a pressione utilizzati dalla Società General Gas sono tutti certificati in conformità alle vigenti Direttive europee nonchè in possesso del Certificato di collaudo.
(Diritti di riproduzione riservati – ©) [ Revisione n. 01 / 2012 ]